6.
Per A.
Ho abbandonato la nostra terra
Svelta paurosa ferita tradita
Senza un perché
Con un vigliacco pretesto.
Mi sono ritrovata smarrita e sola
Ho fatto poi ritorno
Ma non potevo più essere accolta
Come un tempo
Ho chiesto aiuto a nostro Signore
E che ormai intanto
Anche se avessi preferito rimanere
Potevo considerare mio
Il luogo dove prima
M’ero allontanata
M’indicò.
Per la pace
Me ne sono andata via
Per l’ultima volta
Ma in compenso oggi
Ritrovo un posto che m’appartiene
In chiunque ed ovunque sulla terra

15 risposte a “Bologna”
in un certo senso…perdersi per ritrovarsi
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Sì, è un ciclo dell’eterno ritorno, cosa non lo è però…
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alla fine siamo tutti dei cerchi
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Degli ovali, orbite spaziali impazzite oppure esseri umani
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🙂 Sicuramente imperfetti, visto che ci ostiniamo a ripetere gli stessi errori. Oppure, proprio questo ci fa essere dei cerchi
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Sfuggire l’orbita non mi ispira
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restare dentro i confini può essere un limite molto creativo
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Incantevole
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prova a restringere l’orbita e vedi cosa ne esce fuori
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Caos
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macché, diventi ancora più creativa
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Non penso che sia ancora già possibile cambiare la natura delle cose, un ovale non può diventare un cerchio, oppure…
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diventa un ovale più piccolo, una goccia
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Giusto
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Segnalo questo articolo, uno a caso, in effetti dal blog di Waine, in quanto al mondo della femminilità mirabilmente rispettoso
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