Tag: La vita di Chiara Ugolegni
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Deserto grigio
Questa poesia, Deserto grigio, è un flusso di coscienza potente e crudo che mette a nudo una condizione esistenziale di alienazione, disillusione e rifiuto delle narrazioni consolatorie che spesso sorreggono la vita sociale e affettiva. La voce poetica si dichiara fallita e “finita”, ma proprio in questa dichiarazione sembra esserci anche una forma di lucidità…
Elena Ferrari
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Tempo
La sottile linea del tempo Una via d’uscita cercaDi tentazioniE curiositàSi nutreFa capolino nella penombraOggi l’ho vista sbucareSu un autobus:Di sopraffare un’ambiguità cercava.La verità cercaAvanza Facendosi largoSi nutre, se s’affacciaMette il muso fuoriPer istinto di sopravvivenza DominaQuanto deve sapereA stanarla sono gli animi umani,Le situazioni ambigueLa natura che ha.Si allunga a vedereCome un lombrico Striscia…
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A qualunque costo sopravvivere da eroi
Le lenzuola euna casa ammobiliata avrei;Più una Pandae qualche migliaia di euro tutrattasi questo pur… sempre dimatrimonio anche se poveroil piattopiange. Dici così:“Questi sfilatinisempre più uno… sfizio…sono.” Finite nella credenzale briochea fine mese. Gioiache quasi nelle lacrimeannega su quel piatto e per allenarsi e riempire tempoche mai passa,ma improvvisamente di nuovo le energie svaniscono ……
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Rotto vaso
Di ciò che è statotra di noi, l’eraè tramontata Ieri. Oggi, che del mondo tutto,invisibile esplosione,ho raggiunto la perfetta sofferenzacon il cuore miodel sofferente mondoche similmente sente e muorein quel doloresofferente la morte sua e con il mondo amorevole quale ricongiungimento ascolto,tantoché il confuso mondodavanti a quel sordo insolito silenzio di me ha pietàa te…
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Altre tre poesie.
Lettera a Babbo Natale Un’auto non intestata a me,molto ben assicurata peròove nascondermi, all’occorrenza. La denuncia che m’aspetto giàda parte di qualche bravosoccorritore benintenzionatoaddosso arrivare sento. Puoi sistemarenel bagagliaioun bel po’ di viveri.Leccornie,per mandar via la malinconiadai giorni tristi,quando mi verrete tuttia cercaree per me vi preoccuperetee io farvi stare in penaper mee attirare l’attenzionenon…
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Separate alla nascita”
La piccola Elisabettarapiscono, primaquale si trattasse d’una mela,quando si sono dileguati all’orizzontegli schiavi mercenariove la razzìa lontana già restava.Quindipezzo per pezzo, alloradivoravano, un’infamia giacchédeciso e ritrattato,scritto ex novopunto per punto, poiex novo a tavolinola vittoria hanno:per un’invaliditàdi carne marciacome la miaho partorito una figlia forse? Bambina mia,carne della carne miase siccome un medicoil rapimento tuo…
Elena Ferrari
