Ogni volta
Mi raggiunge
Una lacrima tua
E colpisce il cuscino
Sotto la mia testa,
Dove il capo tuo manca
Ormai da prima dello
Scorso venerdì
Tre giorni fa,
Hai dormito
Sulla poltrona
Della sala,
Maledetta.
Eri stanco,
Ed adesso
Ho pure un pregiudizio
Che non sai su di te,
Te lo dico,
Chiassosa
Te lo confesso,
Sei sempre
Così nervoso
Che non immaginiamo
Quante volte
Abbiamo sorpreso
Il tuo sorriso a
Supplicarmi
Solleticarmi
Stuzzicarmi
Così imprevedibile
Ma strano
I tuoi occhi buoni
Stringono di più donde
C’è asprezza
All’orizzonte
Perfidi
Sorrisi
Occhi
Aspri e timidi
A forma di pesciolini
Cari occhietti
Pieni di sorridenti
Bugie
Che non racconti
Nel tentativo
Di sembrare
Ciò che non sei davvero
E io non so vedere,
Pervertito assassino di
Insicurezze
Oggi sono la tua donna
Forte e tua di domani
E nel presente
Voglio rapirti
Quei lapilli
Che scivolano giù
Da te
