14. Abbiamo familiarizzato

Ad Alessio.

Così, hai aiutato me.
Ed io, soverchiati i luoghi
Comuni, ho detto addio
Alla gratitudine
Sua, per me, ma

In tempo ancora
All’orizzonte puro
Si stagliava la tua mano tesa
Verso me. L’ho
Presa, l’ho afferrata
Me ne sono liberata
Appena ho potuto
E corsa via in volo
Librata mi sono nella storia

Una favola da scrivere
Giorno di memoria

Quando esacerbata
Dalle intemperie finanziarie
Eri arrivata tu
A prestare sostegno
Per un fratello
Scomodo nel letto
Incurvato in due
Spezzato
Nel materasso
Dormi, amico mio
Riposa prima dell’orario
In cui il soggiorno di
Un’ora, due
Tutta la notte poi
Affascinante
Perderà il fascino notturno
Per la fatica delle mani
A raccogliere bicchieri per Max.

Proprio così,
Ci vuole tempo per il rispetto
Ne ho guadagnato?
Con il tuo gesto, già, mia cara.
Sorella o madre,
Oggi sono salva
Sazia in casa mia

In attesa del cominciar
Della prossima giornata
L’attendo in piedi io,
Lui stanco, ma impegnato
Con la mente altrove
Ogni volta che fa piano
Con la chiave nella serratura
Se non entra in casa
Soddisfatto
Del turno a faticare.
Pazienza e sicurezza
Alternati a sentimenti nella notte
Prima di dormire
Ogni tanto
Una stupida lite
E rimbrotto
Che preludono al dichiarare guerra
Al partner, ma io
Caparbia resisto
Senza peli sulla lingua,
Mi faccio danno, a lui
Taglio ogni possibile riscontro
Con la vita
A parte me. E ci sono
Solo io
Con lui.
Tranne te

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora